Il Liberty torinese nel quartiere San Donato: l’eleganza che incanta

C’è una Torino che profuma di Belle Époque, che parla di sogni, arte e progresso.

È la Torino Liberty, quella di inizio Novecento, quando l’industria e la creatività si incontravano per dare forma a un nuovo linguaggio architettonico fatto di curve, vetri colorati e decorazioni floreali.


Il quartiere San Donato è il luogo dove questo stile si è espresso con la maggiore forza e fantasia, trasformando le strade residenziali in un vero museo a cielo aperto.


Passeggiare tra le sue vie significa compiere un viaggio nel tempo, tra palazzi signorili, villini eleganti e dettagli che raccontano la voglia di bellezza di una città in pieno fermento.

Il Liberty torinese: un’arte che unisce industria e poesia


All’inizio del XX secolo Torino è una città dinamica, pronta a diventare capitale dell’automobile e dell’innovazione. Ma accanto alle fabbriche e alle officine, nasce un movimento artistico raffinato, che guarda a Parigi e Vienna: il Liberty (o Art Nouveau).


Non è solo uno stile architettonico, ma una filosofia che abbraccia ogni aspetto della vita: dalle facciate ai mobili, dalle vetrate ai ferri battuti. Il Liberty torinese esprime la volontà di unire arte e quotidianità, trasformando anche l’abitazione borghese in un’opera d’arte.

Casa Fenoglio: il manifesto del Liberty torinese


In via Principi d’Acaja 11 si erge la meravigliosa Casa Fenoglio-Lafleur, autentico simbolo del Liberty torinese. Progettata dall’architetto Pietro Fenoglio nel 1902, è una delle opere più rappresentative di tutta l’Italia.
La sua facciata, un trionfo di linee sinuose, decorazioni floreali e vetrate colorate, sembra animarsi alla luce del sole. I ferri battuti, i balconi curvilinei e gli stucchi raffinati raccontano una Torino colta, aperta al nuovo e profondamente legata al gusto europeo.
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Villino Raby: eleganza privata e raffinata discrezione


A pochi passi, in corso Francia 8, sorge il Villino Raby, un gioiello di eleganza e proporzione. Costruito nel 1901 per la famiglia Raby, rappresenta l’anima più intima del Liberty torinese: quella delle residenze borghesi pensate come rifugio estetico e familiare.
Le linee sinuose, le finestre ad arco e le decorazioni floreali che incorniciano le aperture creano un equilibrio perfetto tra grazia e solidità. Ogni dettaglio — dalle inferriate ai fregi — parla di una ricerca artigianale meticolosa e poetica.
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Palazzo Forneris: il Liberty incontra la monumentalità


In corso Francia 23, il Palazzo Forneris offre un’interpretazione più monumentale e urbana dello stile Liberty. Qui l’eleganza floreale convive con un impianto architettonico più solido e regolare, espressione della transizione verso un gusto più moderno.
Il palazzo è un esempio di come il Liberty torinese sia riuscito a integrarsi nel tessuto cittadino, diventando linguaggio della modernità e simbolo del benessere economico di inizio Novecento.
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Portone dei Draghi / Casa della Vittoria

In Corso Francia 23, al limite del quartiere Cit Turin, sorge la Casa dei Draghi (nota anche come Casa Carrera o Palazzo della Vittoria), un edificio del 1922 firmato dall’ingegnere Gottardo Gussoni. Un mix affascinante di stile Liberty e neogotico francese, il portone d’ingresso è decorato con due draghi alati ai lati, simboli e decorazioni allegoriche che catturano lo sguardo e raccontano la volontà di rinascita del dopoguerra. Un POI imperdibile per gli appassionati di architettura e dettagli decorativi.

San Donato, il quartiere Liberty di Torino


Il quartiere San Donato, con le sue strade tranquille e gli edifici eleganti, rappresenta un capitolo essenziale nella storia dell’architettura torinese. Qui si intrecciano passato e futuro, artigianato e innovazione, bellezza e funzionalità.
Il Liberty non è solo un ricordo, ma una presenza viva che continua a ispirare artisti, designer e architetti contemporanei.
Chi percorre queste vie non può che restare incantato davanti ai balconi curvi, ai motivi floreali che impreziosiscono le facciate e a quell’aria poetica che rende Torino una città unica nel suo genere.

Consigli pratici:

  • Itinerario consigliato:
Piazza Statuto → Via Principi d’Acaja (Casa Fenoglio) → Corso Francia (Villino Raby e Palazzo Forneris).
  • Durata: circa 1 ora e mezza, a piedi.
  • Periodo ideale: tutto l’anno, ma la luce del tardo pomeriggio esalta i dettagli Liberty.
  • Consiglio extra: porta con te la fotocamera: i riflessi sulle vetrate di Casa Fenoglio regalano immagini mozzafiato.